Trailer del documentario Aprite: la storia di un gruppo di ragazzi che attraverso il teatro cerca una nuova vita dopo la disperata fuga dalle guerre e dagli orrori dei loro Paesi di origine. Laboratorio Vi.To, accoglienza e cura per le vittime di tortura. Consiglio Italiano per i Rifugiati.

  1. Crediti

    Progetto Aprite
    Cliente Consiglio Italiano per i Rifugiati

    Regia Laura Di Pietro
    Riprese e Montaggio Enrico Coppola e Paolo Damiani

    Durata 28′

    Anno 2012

  2. Il Progetto Vi.To.

    Le conseguenze della tortura sono multidimensionali e interconnesse. Nessun aspetto della vita del sopravvissuto a tortura rimane indenne. Col Progetto VI.TO., Accoglienza e cura delle Vittime di Torura, si propone un approccio integrato che metta insieme la dimensione medico-psicologica, quella sociale e quella dei diritti. Il documentario entra nel vivo di un’esperienza di laboratorio teatrale dove il teatro diventa un modo per elaborare implicitamente il proprio vissuto, spesso troppo drammatico per poter essere nell’immediato affrontato in modo più esplicito. La messa in scena di una rappresentazione teatrale facilita, anche attraverso l’interpretazione del ruolo, il processo di ri-appropriazione di sé, della propria storia e della propria cultura, permettendo di impegnarsi in un progetto collettivo e di assumersi al contempo responsabilità individuali.

    Il Progetto Vi.To. (Accoglienza e cura delle vittime di tortura) è gestito dal Consiglio Italiano per i Rifugiati dal 1996. Il Progetto prevede una pluralità di attività dirette alla persone: assistenza legale, sociale, medica e psicologica insieme a laboratori di riabilitazione psicosociale.

  3. Consiglio Italiano per i Rifugiati

    Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è un’organizzazione umanitaria indipendente costituitasi nel 1990 in Italia, su iniziativa delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Il CIR lavora per favorire l’accesso alla protezione delle persone che fuggono da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel pieno rispetto dei diritti umani.i.

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