Progetto contro lo sfruttamento lavorativo e per l'integrazione delle vittime

  1. Descrizione

    Progetto | Rosarno …e poi? Stacca la spina al lavoro nero!

    Cliente | Consiglio Italiano per i Rifugiati

    Anno | 2013

    Tutti i materiali sono prodotti in 4 lingue: italiano, francese, inglese e arabo

  2. Il progetto

    Il progetto Rosarno …e poi? Stacca la spina al lavoro nero! è un intervento volto a sostenere l’uscita da situazioni di sfruttamento lavorativo e a favorire l’integrazione delle vittime. È finanziato dalla Fondazione con il Sud e implementato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati – Onlus in partenariato con il Comitato per il Centro Sociale, la Comunità Rut – Suore Orsoline e la Caritas diocesana a Caserta, l’Associazione Futura che in collaborazione con il CIR gestiscono lo Sportello Immigrati e Richiedenti Asilo presso la Provincia a Salerno e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli.

    Il Progetto ha la finalità di favorire l’accesso a misure di tutela e l’avvio di percorsi di integrazione per stranieri vittime di sfruttamento lavorativo, attraverso azioni dirette che vanno dall’informazione sul territorio delle Province di Caserta e Salerno specialmente laddove è più diffuso il fenomeno dello sfruttamento lavorativo (Casal di Principe e Castel Volturno, Piana del Sele e Capaccio), ad attività di orientamento socio/legale, assistenza legale, mediazione culturale, accoglienza e predisposizione di specifici percorsi di integrazione socio culturale e sanitaria presso gli sportelli di progetto (città di Caserta e Salerno).

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  3. Il Consiglio Italiano per i Rifugiati

    Il Consiglio Italiano per i Rifugiati è un’organizzazione umanitaria indipendente costituitasi nel 1990 in Italia, su iniziativa delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di difendere i diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Il CIR lavora per favorire l’accesso alla protezione delle persone che fuggono da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel pieno rispetto dei diritti umani.

  4. Altri Prodotti