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Antonino Clemenza ph

Nelle fotografie di Antonino Clemenza spesso ci sono le persone. Anche in questa sua ricerca sulla Street Art non vediamo soltanto le opere, i muri, gli artisti. Piuttosto vediamo la gente che passa, che guarda, che sta lì a dare il senso profondo a questa nuova arte: essere per tutti, alla portata di tutti. Siamo felici quindi di ospitare in un nostro spazio l’occhio di questo fotografo che riesce a farci vedere le cose attraverso un doppio sguardo – quello del fotografo e quello di chi è fotografato – che rapisce e emoziona.

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StreetArt

Strettamente legata alla funzione della street art è l’inclusione sociale.

Nel rapporto centro-periferia, la street art si svolge soprattutto nelle periferie, non solo geografiche. Parlando della funzione sociale della street art come inclusiva, si va oltre gli interventi di cosmetica urbana usata dalle amministrazioni locali per abbellire quartieri periferici depressi attraverso il muralismo, seppure, a ragion del vero, le opere di street art hanno avuto spesso come effetto l’apertura di quartieri ghetto a cittadini di altri quartieri, curiosi o interessati al fenomeno, abbattendo muri dettati dal pregiudizio e da story telling che narravano solo il degrado.

Ma la street art veicola pensiero, assolve alla funzione critica di attivazione di pensiero nei luoghi che non sono deserti, ma abitati. L’artista si confronta criticamente con l’uomo della strada che ha potenzialmente la capacità di accettare l’opera e criticarla, valutarne il suo contenuto, recepirlo, ma anche di non accettarlo e quindi eluderlo o distruggerlo, infrangendo anch’esso un diritto, quello morale dell’autore di vedere mantenuta integra la sua opera.

Antonino Clemenza ph