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Antonino Clemenza ph

Nelle fotografie di Antonino Clemenza spesso ci sono le persone. Anche in questa sua ricerca sulla Street Art non vediamo soltanto le opere, i muri, gli artisti. Piuttosto vediamo la gente che passa, che guarda, che sta lì a dare il senso profondo a questa nuova arte: essere per tutti, alla portata di tutti. Siamo felici quindi di ospitare in un nostro spazio l’occhio di questo fotografo che riesce a farci vedere le cose attraverso un doppio sguardo – quello del fotografo e quello di chi è fotografato – che rapisce e emoziona.

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StreetArt

La street art si inserisce in modo vario, secondo i differenti contesti, trasformando i “non-luoghi” in “luoghi antropologici”, principi di senso per coloro che abitano le periferie, non solo geografiche, delle nostre città.
Come diceva Michel de Certeau lo spazio è un “luogo praticato”, determinato da coloro che vi si muovono trasformandolo da insieme di elementi geometrici a spazi abitati, carichi di emotività e di vita.
Molti nostri palazzi, le nostre strade e i suoi incroci, certe periferie sono spesso, luoghi amorfi, senza forma extra-geometrica ed esistenziale.
Il passaggio dai luoghi che parlano di solitudini a luoghi che creano un sociale organico avviene attraverso opere di mediazione che stabiliscano legami e relazioni degli individui con il loro ambiente e che si servono la parola e le immagini come strumenti.
Nei “non-luoghi” la fuga, la paura, la mancata comunicazione costituiscono il quotidiano. La street art avrà qualcosa da dire, oltre i manifesti pubblicitari che inquinano visivamente le nostre strade, se non altro il bello, oltre il grigio dei cementi.
Antonino Clemenza ph